Parte con entusiasmo il lavoro del neo delegato provinciale della Fidal Mimmo Carrozza che ha in mente progetti importanti per la diffusione della disciplina dell’atletica leggera. L’inizio di quest’avventura trova il conforto dell’assessore allo sport del Comune di Sulmona Salvatore Zavarella che ha evidenziato le enormi capacità di Carrozza per affrontare al meglio il nuovo incarico. Mimmo Carrozza coglie l’occasione per ringraziare l’assessore Zavarella. “Con particolare compiacimento – afferma – ho letto le cortesi e affabili affermazioni dell’assessore allo sport Zavarella per il mio nuovo e impegnativo incarico a livello provinciale, soprattutto in un momento in cui la nuova governance dell’atletica italiana, con a capo il presidente Stefano Mei, e di riflesso dell’atletica regionale, hanno inteso dare un notevole impulso all’atletica provinciale, alquanto trascurata nelle precedenti gestioni. Il riconoscimento, attribuitomi dalla Fidal vuole essere un tangibile e lusinghiero apprezzamento alla gloriosa Amatori Atletica Serafini, società che rappresento, sempre ai vertici dell’attività promozionale e dell’organizzazione di manifestazioni di notevole rilievo, ma anche al territorio sulmonese ed a quello montano e dell’intera Valle Peligna.
Ringrazio l’assessore per l’attenzione puntuale e gradita che ha voluto porre ad una disciplina sportiva che onora da sempre la città di Sulmona, facendola conoscere in tutta l’Italia e per le aspettative riposte nel mio lavoro”. Carrozza preannuncia un progetto ambizioso che dovrà coinvolgere i tre comuni più importanti della provincia (L’Aquila, Avezzano e Sulmona) e le società di atletica leggera più rappresentative con l’obiettivo di essere inclusi nel piano nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza con un patto educativo-sportivo per mettere al centro l’educazione dei giovani attraverso la pratica dell’atletica leggera e ritrovare le abituali occasioni di socializzazione in cui incontrarsi e fare esperienza. “Questi incontri – spiega – hanno il compito, a mio parere, di far superare ai partecipanti le tensioni e lo stress accumulati durante la pandemia che, secondo alcuni studi, hanno determinato stili di vita negativi espressi in disturbi della sfera alimentare e psicologica, nocivi anche sotto il profilo dell’apprendimento. L’auspicio è che questo contributo, ritenuto fondamentale, possa essere reso strutturale con una legge ad hoc”. Conclude Mimmo Carrozza.